«Capire il contesto nel quale si vive è la chiave per vincere le sfide del futuro». Così Davide Peli, Presidente dei Giovani Imprenditori di Confartigianato Imprese, ha aperto i lavori dell’annuale meeting formativo nazionale, svoltosi il 20 e 21 ottobre a Cuneo, dal titolo “Insieme oggi, prospettive per il futuro. Ambizioni, strategie e voglia d’impresa”. I lavori del meeting sono stati preceduti dall’annuale Assemblea del Movimento nel corso della quale, dopo un confronto sulle attività realizzate nel corso dell’anno e su quelle in programma per il 2024, è stato approvato il nuovo logo di Giovani Imprenditori Confartigianato.
«Per i giovani imprenditori – ha commentato Peli – si prospettano tante opportunità. Per coglierle pienamente bisogna saperle individuare e interpretare. I giovani non si arrendono mai davanti alle difficoltà, e affrontare la complessità della società e dell’economia un incredibile valore aggiunto che ci viene offerto dal Sistema. Eventi come il meeting, infatti, rappresentano formidabili occasioni di condivisione, contaminazione e aggregazione».
«Il compito di un’organizzazione di rappresentanza è quello di creare le condizioni favorevoli al ‘fare impresa’”, ha sottolineato il Presidente di Confartigianato Marco Granelli nel confronto con il presidente Peli, nell’ambito del quale sono state analizzate le prospettive e le strategie confederali, con particolare riferimento al ruolo dei Movimenti quali ’leve’ per lo sviluppo della Confederazione. “Per raggiungere questo obiettivo – ha aggiunto Granelli – è imprescindibile il mix tra chi ha l’esperienza e chi può portare idee e visioni nuove e innovative. Occorre oggi essere più corali e una adeguata formazione che fornisca le competenze necessarie è indispensabile per ogni imprenditore».
In apertura dei lavori, i saluti di Luca Serale, Vicensindaco della Città di Cuneo, e di Mauro Bernardi, presidente dell’ATL del cuneese, hanno dato il benvenuto agli oltre 100 giovani imprenditori provenienti da tutta Italia nella provincia cuneese, definita “Granda” per la sua estensione territoriale e, peraltro, recentemente censita dall’ISTAT come la “più giovane d’Italia”. Gli amministratori hanno anche fatto un riferimento alla grande collaborazione con il sistema Confartigianato su numerose progettualità in favore del tessuto economico locale.
Luca Crosetto, Presidente di Confartigianato Cuneo (nonché fondatore, nel 1994, del movimento giovani cuneese) ha ricordato come l’esperienza nel gruppo giovani sia fondamentale per accrescere la consapevolezza del ruolo delle Associazioni territoriali, oltre che un’occasione di crescita professionale e personale di grande valore. Joseph Meineri, Segretario di Confartigianato Cuneo, ha illustrato il ‘cadeau’ che l’Associazione cuneese ha consegnato ai partecipanti al meeting, uno zainetto da trekking e una pubblicazione del progetto “Creatori di Eccellenza”, iniziativa di promozione e valorizzazione di imprese, prodotti e territorio anche in ottica di turismo esperienziale. Presente anche Giorgio Felici, presidente di Confartigianato Piemonte, che nel suo intervento ha stimolato i giovani a essere propositivi nei confronti del Sistema Confartigianato.
Orgogliosi di aver accolto tanti colleghi Diego Pastore e Omar Garino, rispettivamente presidente regionale e territoriale del Movimento Giovani Imprenditori, che hanno confermato i contenuti di spessore della formazione proposta, curata da Enzo Memoli (Consulente di Direzione e Docente di Change & Project Management – Ideatore di “Mannaggiament” – Formazione Fuori dagli Schemi) e Mariella Nocenzi (Professoressa Associata in Sociologia generale presso l’Università “La Sapienza” di Roma, Dipartimento di Comunicazione e Ricerca sociale).
«I Giovani Imprenditori – commenta Roberta Gagliardi, responsabile nazionale del Movimento – hanno affrontato questo importante appuntamento annuale nella consapevolezza che non si può parlare di cambiamento senza riferirsi al succedersi delle generazioni e che è necessario costruire il giusto contesto affinché questo avvenga. Le nuove generazioni portano il loro sguardo sul mondo. Uno sguardo che incentivi a sperimentare nuove soluzioni, in coerenza con nuove priorità, bisogni e modalità di vivere e generare lavoro e benessere. Un ruolo, questo, che deve essere riconosciuto affinché gli stessi giovani vengano messi nelle condizioni di poterlo svolgere al meglio nella società, nelle imprese e nelle organizzazioni di rappresentanza».