Sabato 6 luglio partono i tanto attesi saldi estivi, un appuntamento che in un contesto socio-economico complesso, caratterizzato da inflazione, incertezze stagionali e temperature variabili, rappresenta un’opportunità per incentivare la gente ad acquistare consentendo alle attività di ridurre gli stock di magazzino.
‘Le imprese commerciali della città hanno attraversato un periodo difficile. L’inflazione ha eroso i margini di profitto e le incertezze meteorologiche hanno complicato la pianificazione delle rendendo difficile prevedere le esigenze dei consumatori. In questo scenario, i saldi estivi sono visti possono rappresentare una boccata d’ossigeno per i commercianti locali’.
“Ci auguriamo che i saldi possano dare una mano a ridurre gli stock di magazzino, soprattutto per quelle attività che lavorano con i campionari e per cui saltare le mezze stagioni costituisce un grosso problema’, spiegano Luca Corinaldesi presidente del comparto Moda e Luca Casagrande, responsabile Moda e Confartigianato Ancona. ‘La riduzione delle scorte è essenziale per liberare spazio nei magazzini e prepararsi per la prossima stagione, ma anche per mantenere la liquidità necessaria alla gestione quotidiana delle attività’.
Tuttavia, c’è anche un aspetto negativo da considerare. I saldi comportano una riduzione dei prezzi che incide su margini di profitto già compromessi dagli aumenti generali dei costi. ‘Vedere ulteriormente appiattiti i margini non è di certo un vantaggio per le nostre aziende’ aggiungono Corinaldesi e Casagrande auspicando almeno che i saldi attirino un flusso maggiore di clienti utile a risollevare gli animi e sostenere il commercio locale.
‘L’invito è a sostenere i negozi locali dove si possono fare ottimi affari dando nello stesso tempo una mano concreta agli imprenditori della città che stanno cercando di superare un periodo di grande difficoltà’.
