
Aumenta il requisito anagrafico per accedere all’Ape Sociale, il trattamento di anticipo pensionistico INPS.
La Legge di Bilancio 2024 ha confermato la misura anche per quest’anno ma ha previsto una stretta sui requisiti di accesso, con l’età anagrafica minima che sale a 63,5 anni.
Il trattamento spetterà quindi a tutti i soggetti con almeno 63,5 anni d’età e almeno 30 anni di anzianità contributiva per i soggetti invalidi civili al 74 per cento, dei caregivers e dei dipendenti disoccupati che hanno esaurito il relativo trattamento. Servono, invece, 36 anni di anzianità contributiva per i lavoratori che svolgono le attività gravose.
La prestazione di Ape Sociale prevede un trattamento economico di accompagnamento alla vecchiaia, o fino alla maturazione dei requisiti per la pensione anticipata, pari al rateo della pensione calcolata al momento dell’accesso alla prestazione, se inferiore a 1.500 euro. Se, invece, la rata della pensione ha un importo maggiore si riceverà un assegno di 1.500 euro.
Nel caso in cui i contributi siano versati presso più gestioni interessate dall’Ape Sociale, la rata mensile della pensione viene calcolata per la parte spettante a ciascuna gestione in rapporto ai rispettivi periodi di iscrizione maturati. L’importo assegnato non è rivalutabile. L’indennità viene erogata dall’INPS ogni mese per 12 mensilità annue.