Avanti con la transizione ecologica, insieme con gli autotrasportatori, ma all’insegna del buon senso, del realismo e del pragmatismo, senza approcci ideologici e illusioni.
È il messaggio che il Ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini, in videocollegamento, ha lanciato all’Assemblea di Confartigianato Trasporti, svoltasi a Roma.
Ai lavori dell’Assemblea dal titolo ‘Autotrasporto sostenibile: sfide e opportunità per il futuro’, aperti e coordinati dal Segretario nazionale di Confartigianato Trasporti Sergio Lo Monte, è intervenuto il Presidente di Confartigianato Marco Granelli e il presidente del settore Trasporti Amedeo Genedani i quali hanno ricordato l’impegno al fianco delle imprese sul fronte della sostenibilità testimoniato dalle iniziative realizzate nel corso di quest’anno e che proseguirà anche nel 2024 per un’Italia sempre più ‘a trazione artigiana’.
Forti le sollecitazioni per accompagnare la trasformazione ecologica delle imprese di autotrasporto. All’Assemblea è intervenuto il Presidente della Commissione Trasporti della Camera, On. Salvatore Deidda, che ha ricordato i provvedimenti per favorire la mobilità e i trasporti, in particolare per sostenere la competitività delle imprese di autotrasporto merci.
Della necessità di realizzare una transizione green che tenga conto della realtà, si è detto convinto anche il Viceministro dei Trasporti Galeazzo Bignami, il quale ha sottolineato che gli obiettivi devono essere realistici anche in funzione delle risorse disponibili per realizzare le infrastrutture necessarie.
L’evento ha visto la presenza di una delegazione di trasportatori della Provincia Di Ancona e Pesaro Urbino con la presenza del presidente Angelo Pisa e del resp. Sindacale Luca Bocchino.
‘Chiediamo un fondo ad hoc pluriennale per favorire il rinnovo del parco veicolare, il rifinanziamento e la rimodulazione degli incentivi per realizzare l’intermodalità con i trasporti su ferrovia e su nave, l’attuazione delle regole sui prezzi del trasporto merci per una corretta remunerazione delle imprese e per combattere i fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale‘ è stato detto.
‘Confartigianato Trasporti è stata la prima Organizzazione ad impegnarsi per garantire la sostenibilità ambientale dell’autotrasporto. Da tempo le nostre imprese stanno investendo con proprie risorse per sostituire i veicoli con mezzi meno inquinanti. Ma non possiamo fare tutto da soli. A fronte dell’assenza nel Pnrr di interventi per la trasformazione ecologica del trasporto su gomma, sollecitiamo al Governo un impegno strutturale e articolato almeno sui prossimi 5 anni per accompagnare gli sforzi degli autotrasportatori in direzione della transizione energetica e tecnologica. In particolare, sollecitiamo il rifinanziamento ed efficienti modalità attuative del fondo dedicato a incentivare la sostituzione degli attuali camion (il 65% dei quali sono Euro3 e classi inferiori) con veicoli Euro 6 e a trazioni alternative’.
Secondo i dati dell’Ufficio studi Confartigianato diffusi all’Assemblea, gli autotrasportatori italiani – 82.531 imprese con 381.303 addetti, di cui 41.718 aziende artigiane con 100.864 addetti – spingono l’acceleratore sulla transizione green, con un aumento del 16,7% delle immatricolazioni di veicoli industriali tra gennaio e novembre 2023 e un valore di 375 milioni di euro spesi dalle piccole imprese di autotrasporto per l’acquisto di automezzi. Ma per effettuare questi investimenti, il 72,2% degli imprenditori deve ricorrere a risorse proprie.
Nelle province di Ancona e Pesaro – Urbino, sono rispettivamente 699 e 828 le imprese del settore trasporto merci che, con le altre del settore logistica e trasporto Persone, portano ad oltre 2.000 le attività di questo settore con circa 7.000 addetti. Nelle Marche il peso degli addetti nel settore Trasporti rappresenta 1,7% rispetto al totale eguagliando quello di Veneto ed Emilia Romagna evidenziando quindi una forte presenza di imprese del settore rispetto a regioni molto più strutturate economicamente.
A queste indicazioni, il Ministro Salvini ha replicato ribadendo attenzione ed impegno, in particolare per sbloccare i 70 milioni già a bilancio che servono a recuperare i crediti d’imposta del 2022 e per riconvocare il tavolo sulle regole.
All’Assemblea sono state messe in evidenza le criticità che frenano la corsa dell’autotrasporto italiano. A cominciare dal costo dei carburanti, per i quali le piccole imprese spendono 4,4 miliardi di euro, gonfiato dalla tassazione più elevata in Europa: il livello delle accise sul gasolio è pari a 617,00 euro per 1000 litri, superiore del 41,3% rispetto alla media Ue. Pesa sempre di più sull’attività degli autotrasportatori anche la carenza di manodopera: nel 2023 le imprese hanno avuto difficoltà a reperire 153.120 lavoratori, pari al 57% delle assunzioni previste, con un aumento di quasi dieci punti rispetto al 49,3% del 2022.