“Speravamo in una soluzione che risolvesse il problema dei crediti incagliati, invece non solo non si prospetta nessuna risposta al problema ma il Governo blocca, tranne in limitati casi, la possibilità di continuare ad applicare lo sconto in fattura o a cedere i crediti”.
Così il Presidente di Confartigianato Marco Granelli commenta il decreto legge sulla cessione dei crediti approvato oggi dal Governo.
Secondo Confartigianato il blocco previsto nel decreto legge coinvolge le tante imprese che, sulla base delle norme sinora vigenti, hanno effettuato investimenti ed assunzioni nella prospettiva, di primi accordi con i committenti, di poter continuare ad operare garantendo lo sconto in fattura. Con buona pace degli obiettivi green che la misura avrebbe aiutato a raggiungere.
Anche il blocco della possibilità di acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici rappresenta un altro incomprensibile ostacolo. Apprezzabile l’intervento per limitare la responsabilità in solido dei cessionari anche se non risolutiva e fuori tempo massimo.
“Ora occorre un atto di responsabilità verso tutte le imprese ed i privati cittadini che nel rispetto della normativa e ottemperando a tutti i requisiti tecnici previsti, hanno eseguito, o stanno eseguendo, i lavori anticipando di tasca propria i costi degli stessi”, sottolinea Emanuele Martelli, responsabile del comparto Edilizia di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino.
“I soggetti coinvolti sono talmente numerosi che una mancata soluzione a tale criticità comporterebbe conseguenze disastrose per l’economia e la tenuta sociale dei territori. Per questo stiamo interessando della questione le Prefetture, la Regione e le amministrazioni comunali e provinciali. Queste ultime in queste settimane si erano dette disponibili a acquisire i crediti fermi nei cassetti fiscali delle imprese per rimettere in moto il sistema“.