FISCALE
Bonus librerie 2021

BONUS LIBRERIE 2021

L’art. 1, commi da 319 a 321, L. n. 205/2017 (Legge di bilancio 2018) ha previsto, a partire dal 2018, uno specifico credito d’imposta, il c.d. “bonus librerie” a favore degli esercenti attività commerciali operanti nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati.

Il credito d’imposta in esame è “parametrato agli importi pagati a titolo di IMU, TASI e TARI con riferimento ai locali dove si svolge la medesima attività di vendita di libri al dettaglio, nonché alle eventuali spese di locazione o ad altre spese (…)” individuate con Decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze. Si vedano, a tal proposito:

• il D.M. n. 215/2018 con cui il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha emanato le disposizioni applicative dell’agevolazione in esame;
• il Provvedimento 12 dicembre 2018 con cui l’Agenzia delle Entrate ha stabilito i termini e le modalità per poter fruire di tale bonus;
il D.M. n. 226/2021 con cui il Ministero della Cultura ha incrementato per il 2021 le risorse destinate all’agevolazione, oggetto della trattazione che, ad oggi, ammontano ad € 18.250.000.

 

Il “bonus librerie” è riservato agli esercenti attività commerciali nel settore della vendita al dettaglio di libri in esercizi specializzati con codice attività (principale), risultante dal Registro Imprese:
• “47.61″ – commercio al dettaglio di libri in esercizi specializzati;
“47.79.1” – commercio al dettaglio di libri di seconda mano.

Tali soggetti devono aver conseguito, nell’esercizio precedente alla presentazione della domanda di accesso al credito d’imposta, almeno il 70% dei ricavi complessivamente dichiarati dalla cessione di libri, anche usati.

 

La misura del credito d’imposta in esame è parametrata su specifiche voci di spesa (entro un limite massimo) dei locali dove si svolge la vendita al dettaglio:

• IMU, € 3.000;
• TASI, € 500;
• TARI, € 1.500;
• Imposta pubblicità, € 1.500;
• Tassa occupazione suolo pubblico, € 1.000;
• Spese locazione al netto dell’IVA, € 8.000;
• Spese mutuo, € 3.000;
• Contributi previdenziali/assistenziali personale dipendente, € 8.000;

ed è collegata al fatturato dell’anno precedente derivante dalla vendita di libri suddiviso in scaglioni differenziati in base alla percentuale di ciascuna voce di costo:

• fino ad € 300.000, 100%;
• tra € 300.000 ed € 600.000, 75%;
• tra € 600.000 ed € 900.000, 50%;
• superiore ad € 900.000, 25%.

 

Il “bonus librerie”:

• è stabilito nella misura massima di € 20.000 annui per gli esercenti librerie non ricomprese in gruppi editoriali e dagli stessi direttamente gestite, mentre nella misura massima di € 10.000 annui per gli altri esercenti;

è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel Mod. F24 a partire dal decimo giorno lavorativo del mese successivo a quello in cui la Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore del Ministero della Cultura comunica l’importo spettante. Il Mod. F24 va presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate (Entratel/Fisconline) riportando il codice tributo “6894” (nel campo “anno di riferimento”, l’anno in cui è stata presentata la domanda di riconoscimento del credito d’imposta) istituito dall’Agenzia delle Entrate con Risoluzione n. 87/2018;

va indicato nel Mod. REDDITI relativo al periodo d’imposta per il quale è concesso/utilizzato;

• è concesso nel rispetto dei limiti e delle condizioni di cui al Regolamento UE n. 1407/2013 in materia di aiuti “de minimis”;

non è tassato ai fini IRPEF/IRES/IRAP e non rileva ai fini del rapporto di deducibilità degli interessi passivi e dei componenti negativi ex artt. 61 e 109, comma 5, TUIR.

 

Ai fini dell’accesso al “bonus librerie” è necessario presentare in via telematica un’apposita domanda alla Direzione Generale Biblioteche e Diritto d’Autore, tramite lo specifico Portale.
Per la compilazione della domanda di accesso al bonus il soggetto interessato deve preventivamente registrarsi all’area riservata del sito Internet di cui sopra. I soggetti che hanno presentato la domanda/effettuato l’accesso al Portale nel 2020, devono comunque effettuare una nuova registrazione. La domanda si compone di 3 Sezioni:

• RCD (Ricavi di riferimento e contributi de minimis ricevuti dall’impresa);
• SIT (Dati riferiti al singolo punto vendita, ad esempio IMU, TASI, TARI);
• RAI (Eventuali rapporti con altre imprese).

Con un Avviso pubblicato sul proprio sito Internet, il Ministero della Cultura ha recentemente comunicato che, con riferimento alle spese sostenute nel 2020, il termine entro cui i soggetti interessati alla fruizione del “bonus librerie” possono presentare la domanda è il 29 ottobre fino alle ore 12.00.