AUTORIPARAZIONE
Concluso il corso sulle tecniche di diagnosi dei guasti e contenimento degli inquinanti

Guardano alla sostenibilità ambientale gli Autoriparatori di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino che, in collaborazione con SINCA,  hanno organizzato il corso ‘Nuove tecniche avanzate di diagnosi dei guasti e contenimento degli inquinanti’ con tecnici ed esperti provenienti dalla Lombardia. Tra loro uno dei massimi esperti del settore, il formatore Stefano Quadri.

Il corso, tenutosi in 2 giornate a Falconara, ha visto la partecipazione di 20 autoriparatori delle province di Ancona e Pesaro.

Ad essere affrontata in particolare è stata la tematica della sostenibilità dei motori endotermici che tradizionalmente usano carburanti fossili. La novità è data oggi da una nuova generazione di centraline che permette di cambiare l’architettura di gestione del motore diesel e di adattarlo alle nuove frontiere dell’elettronica garantendo una più rapida diagnosi dei guasti. Diversamente, i malfunzionamenti dei motori avrebbe come conseguenza un aumento esponenziale di componenti inquinanti nell’aria.

“Non ci stupisce”, commenta il responsabile sindacale Luca Bocchino, “che i nostri Autoriparatori guardino così lontano. Oltre ad essere imprenditori sono persone e attori del territorio che hanno cura dei clienti e del rispetto dell’ambiente. Da oltre 20 anni la formazione continua fatta da Confartigianato permette di dare ai nostri Autoriparatori una marcia in più nei servizi offerti e nel gradimento riscontrato dagli utenti”.

“E’ nostro dovere agire a tutela soprattutto dei clienti che sono la nostra ricchezza”, aggiunge il presidente del settore Auto, Gianluca Guidi. “Da anni siamo consapevoli che dare al cliente un servizio di qualità migliore, permette soprattutto di risparmiare nei costi di gestione dell’auto che incidono sempre di più sui bilanci di famiglia”.

Mantenere un’auto“, prosegue Luca Bocchino, “ha un costo annuo che parte da un minimo di 750 euro e raggiunge una media di 1.250 escluso il carburante. La maggiore parte di queste spese dipende da bollo, assicurazione e revisione. 250 euro circa, invece, il costo per la parte motore e 225 per i pneumatici. L’obiettivo quindi è di far sì che il costo della manutenzione sia sempre più ricompreso nella prevenzione e manutenzione dei guasti e non dovuto alla loro riparazione, notoriamente più onerosa. Senza contare che un motore efficiente consente un sensibile risparmio di carburante”.

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