Il Ministero dell’Interno ha fornito chiarimenti in merito alla corretta applicazione delle disposizioni concernenti lemodalità di svolgimento delle attività di ristorazione delle mense e del catering continuativo su base contrattuale.
In particolare, il Ministero ha affermato che “In forza dell’art. 2, comma 4, lettera C del DPCM 14, è consentito lo svolgimento all’interno di pubblici esercizi, dell’attività di ristorazione in favore dei lavoratori di aziende con le quali gli stessi instaurano un rapporto contrattuale per la somministrazione di alimenti e bevande.”
La nota precisa che, al fine di agevolare le attività di controllo sul regolare svolgimento di tale attività, è opportuno che, a cura dell’esercente siano tenuti in pronta visione:
- copia del contratto sottoscritto tra esercente e datore di lavoro
- elenco dei nominativi del personale beneficiario del servizio.
Diversamente non si ritiene consentita, in quanto non riconducibile alle succitate attività di mensa o catering continuativo, la possibilità per il titolare di partita iva o libero professionista, di instaurare con un pubblico esercizio un rapporto contrattuale di somministrazione al tavolo di alimenti e bevande, non essendo in questi casi configurabile un connotato indefettibile del servizio succitato ovvero la ‘collettività’.
L’attività di mensa e catering continuativo su base contrattuale devono comunque e sempre essere svolte nel rispetto delle misure di contenimento del rischio di contagio, nonché delle norme in tema di attività produttive.