Firmata la nuova ordinanza Regionale per cui, da mercoledì 3 marzo alle ore 8.00, la provincia di Ancona passerà in zona rossa. Il provvedimento sarà valido fino al giorno di scadenza dell’attuale Dpcm ancora in vigore, e cioè venerdì 5 marzo. Per il periodo successivo verrà emanato un nuovo provvedimento, non appena sarà noto il testo definitivo del nuovo Dpcm che entrerà in vigore da sabato 6 marzo.
Così il Presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli: “La situazione è in continuo divenire ed è monitorata costantemente e l’analisi settimanale dei dati, effettuata ieri, ha evidenziato la necessità di intervenire con un ulteriore provvedimento sulla provincia di Ancona. Restano sempre attenzionati tutti gli altri territori con particolare riguardo all’andamento epidemiologico in crescita sulla provincia di Macerata.
A tutti raccomando il massimo rispetto delle disposizioni contenute nei provvedimenti regionali e nei Dpcm. È fondamentale frenare quanto prima la diffusione del virus. È il momento della massima responsabilità di ciascuno di noi”.
COSA CAMBIA IN ZONA ROSSA
- vietati gli spostamenti in entrata e uscita dai territori, nonché all’interno dei medesimi se non per le comprovate esigenze motivate. Spostamento consentito verso una sola abitazione privata abitata nell’ambito comunale una volta al giorno tra le ore 5.00 e le ore 22.00, nei limiti di 2 persone ulteriori rispetto quelle già conviventi;
- per i comuni con meno di 5 mila abitanti consentiti gli spostamenti entro 30 km, con esclusione di spostamento verso i capoluoghi;
- sono sospese le attività di commercio al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità individuate nell’allegato 23, sia negli esercizi di vicinato che nelle medie e grandi strutture di vendita anche ricompresi nei centri commerciali, purchè sia consentito l’accesso alle sole predette attività;
- sono sospese le attività inerenti i servizi alla persona diverse da quelle individuate nell’allegato 24;
- restano aperte edicole, tabacchi, farmacie e parafarmacie;
- le attività dei servizi di ristorazione (ristoranti, gelaterie, pasticcerie, ecc..) potranno fare asporto fino alle ore 22.00, con divieto di consumo sul posto o nelle adiacenze. Per i soggetti che hanno codici ateco prevalenti 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande), l’asporto è consentito fino le ore 18.00. Domicilio sempre consentito. Restano aperte mense e catering continuativo su base contrattuale;
- aperti gli esercizi di somministrazione siti nelle aree di servizio autostrade, porti, interporti, ecc.. eccetto per le zone con ordinanze comunali di divieto.