LAVORO
Decreto Omnibus: estesa al 31 dicembre 2026 la flessibilità sui contratti a termine

Con la legge di conversione del cosiddetto “decreto Omnibus” (legge n. 118/2025), è stata introdotta un’importante proroga relativa alla disciplina dei contratti di lavoro a termine.

In particolare, è stato esteso fino al 31 dicembre 2026 il termine entro il quale le parti – in assenza di specifiche previsioni contenute nei contratti collettivi applicabili – possono continuare ad individuare esigenze di natura tecnica, organizzativa o produttiva (il cosiddetto causalone) per giustificare l’apposizione di un termine superiore ai 12 mesi.

Questa possibilità, già prevista dalla precedente normativa con scadenza al 31 dicembre 2025, è quindi prorogata di un ulteriore anno, offrendo maggiore flessibilità nella gestione del lavoro a tempo determinato.

L’estensione riguarda sia le proroghe che i rinnovi dei contratti a termine, purché la durata complessiva non superi i limiti previsti dalla normativa generale (attualmente, 24 mesi complessivi per il medesimo rapporto di lavoro).

Restano ferme le regole per le esigenze sostitutive

Si conferma, in ogni caso, la possibilità per le aziende di stipulare contratti a termine di durata superiore a 12 mesi anche in assenza di causale, quando ricorrono esigenze di carattere sostitutivo (ad esempio, per sostituire lavoratori assenti con diritto alla conservazione del posto, come in caso di maternità, malattia o aspettativa).

 


Per informazioni: Area Lavoro Confartigianato

Maila Cascia – Resp. Area Lavoro Ancona
Tel. 071 2293205
maila.cascia@cafsic.it

Claudia Traversini – Area Lavoro Pesaro
Tel. 0721 1712489
claudia.traversini@sitsrl.net