L’abusivismo è da sempre uno dei mali più devastanti dell’economia italiana. Nel benessere raggiunge numeri impressionanti e aggiunge al danno la beffa: i primi a correre il rischio di conseguenze poco piacevoli sono proprio i clienti, per una manipolazione o una lavorazione sbagliata o per il mancato rispetto delle norme igieniche. Un problema che in queste ultime settimane di emergenza sanitaria è tornato particolarmente attuale, con tante segnalazioni di estetiste, parrucchieri e altri abusivi pronti a intervenire a casa dei clienti, in barba alle disposizioni governative sulla chiusura delle attività e sul divieto di lasciare la propria casa.
Un problema denunciato da Confartigianato Benessere, che da sempre sostiene la piena legalità nel settore, a cominciare proprio dalla formazione e dall’aggiornamento professionale degli operatori.
“I nostri imprenditori e tutte le artigiane e gli artigiani regolari seguono percorsi di formazione specifici per adeguarsi ai protocolli igienico-sanitari imposti dalle ASL territoriali, oltre alle norme previste a livello nazionale. I saloni di acconciatura e i centri estetici sono i luoghi in cui vengono maggiormente rispettate le misure di igiene e sicurezza, a beneficio nostro e della nostra clientela – ha sottolineato Tiziana Chiorboli, Presidente di Confartigianato Benessere – Attualmente, i nostri saloni sono chiusi secondo le disposizioni del Governo, nessuno degli imprenditori regolari sta lavorando, né nel proprio salone né tantomeno a domicilio. Oggi, tutti dobbiamo restare a casa. Presto il vostro acconciatore o la vostra estetista torneranno a prendersi cura di voi con le capacità e la sicurezza di sempre”.
L’invito di Confartigianato Benessere a tutti gli italiani è quello di restare a casa e di non incontrare operatori abusivi, per tutelare sé stessi e per contenere la diffusione del Covid-19.