FISCALE
Fatture e corrispettivi tardivi, la regolarizzazione slitta al 31 ottobre 2023

Nell’ambito della propria attività di compliance (verifica), l’Agenzia delle Entrate, con il Provvedimento del 6/03/2023, ha stabilito le modalità mediante le quali mette a disposizione dei contribuenti titolari di partita Iva (e della Guardia di Finanza) le informazioni relative a:

• fatture elettroniche emesse per le cessioni di beni/prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati in Italia (art. 1, D.Lgs. n. 127/2015) e verso le Pubbliche Amministrazioni (art. 1, co- 209-214, L .244/2007)
• corrispettivi giornalieri telematici  trasmessi al Sistema di Interscambio (SdI) oltre i termini previsti dalla Legge (oltre i 12 giorni).

Il  provvedimento del 6 marzo 2023 prevede che l’Agenzia delle Entrate trasmetta alla PEC del cliente, una comunicazione dove vengono indicate le fatture e i corrispettivi trasmessi oltre i termini previsti dalla normativa vigente.

Suddette violazioni formali potranno infatti essere sanate o con il versamento di euro 200,00 per ogni annualità (pagamento da effettuarsi entro il 31/10/23), ovvero usufruendo dell’ordinario istituto del ravvedimento operoso.

Il versamento di euro 200,00, inoltre, consentirà di sanare tutta una serie di violazioni formali che non hanno inciso sulla determinazione del tributo, quali, ad esempio, omessa comunicazione IVA delle liquidazioni periodiche (LI.PE.), irregolare applicazione reverse charge, etc.

Al fine di poter sanare eventuali omissioni, ad oggi rilevate tramite lettera di compliance, ma anche eventuali violazioni non ancora comunicate, è importante controllare la Pec per verificare eventuali comunicazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Sempre entro il 31/10/2023 sarà possibile sanare eventuali violazione sostanziali (violazioni che hanno inciso sul versamento dei tributi), con un ravvedimento speciale che consente di ridurre le sanzioni ad 1/18 del 90% delle sanzioni ordinarie.