“La trasformazione green apre innovative opportunità per il futuro dei piccoli imprenditori: a cominciare dagli artigiani delle costruzioni, alle prese con la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio immobiliare, fino a quelli che si occupano di smaltimento e riciclo rifiuti”. A esplorare le prospettive della transizione ecologica è il Presidente di Confartigianato Marco Granelli in un’intervista pubblicata oggi sul QNEconomia&lavoro, l’inserto settimanale dei quotidiani Il Resto del Carlino, La Nazione, Il Giorno.
“Il 66% delle piccole imprese italiane – sottolinea Granelli – sono da tempo impegnate in azioni ‘green’ finalizzate a ridurre l’impatto ambientale delle loro attività. Il Recovery Plan e il Ministero della Transizione ecologica rappresentano una grande opportunità per valorizzare questa propensione, rendendo i piccoli imprenditori protagonisti della ‘rivoluzione verde’”.
“La transizione ecologica – secondo il leader della Confederazione degli artigiani e delle piccole imprese – significa soprattutto economia circolare per la quale sollecitiamo lo stanziamento di maggiori risorse anche per finanziare meccanismi fiscali premianti per le imprese circolari che recuperano e riciclano i propri rifiuti, incentivi in euro/tonnellate per la produzione di materie prime secondarie, adeguamento e ampliamento della rete di impianti di recupero di materia e energia, accelerazione dell’attuazione dei regolamenti di End of Waste per filiere strategiche”.
Inoltre, la Confederazione chiede di rendere stabili gli incentivi per le ristrutturazioni e la riqualificazione energetica degli edifici, la proroga a tutto il 2023 del superbonus 110%, la valorizzazione degli appalti a km0, incentivi per collaborazione tra enti di ricerca pubblici e micro e piccole imprese e per favorire le reti di imprese impegnate in attività di economia circolare e di transizione ecologica.
Sul fronte delle energie rinnovabili, il Presidente Granelli sostiene la necessità di una strategia che coinvolga piccole imprese e territori per realizzare numerosi impianti di piccole e medie dimensioni, chiede la riforma degli oneri generali del sistema elettrico che pesano di più proprio sulle piccole imprese che consumano meno, la detraibilità fiscale collegata all’obbligo di prelevare una quota dei consumi da fonte rinnovabile.