Graziano Sabbatini e Marco Pierpaoli, Presidente e Segretario Generale di Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, hanno riunito la giunta in videoconferenza per esaminare la grave crisi che sta attraversando la nostra economia, ormai sostanzialmente spenta a causa del Coronavirus.
I dirigenti di Confartigianato hanno espresso apprezzamento per l’immenso lavoro svolto dagli operatori della sanità e delle forze dell’ordine che stanno lavorando per tutelare la salute dei cittadini. Al tempo stesso hanno fatto una disamina della grave situazione economica che vede ormai coinvolti tutti i settori, fatta eccezione per l’alimentare e il sanitario. Gli imprenditori sono enormemente preoccupati per i risvolti sull’occupazione, sul futuro delle aziende e sulla liquidità delle imprese. Massiccio è il ricorso alla cassa integrazione per i dipendenti ma gli altri provvedimenti che riguardano le imprese restano insignificanti.
«Dobbiamo cogliere questa grande disgrazia, per ammodernare concretamente lo Stato e togliere tutto quello che ostacola il fare ed il saper fare».
«Questa è una crisi senza precedenti. E per questo serve una vera rivoluzione economica! E’ impensabile quando si dice: nessuno perderà il lavoro! Ci si dimentica di tutte quelle persone che giorno dopo giorno lo creano: per se e per i propri collaboratori. Non solo “numeri”: dietro ad ogni partita IVA ci sono persone, famiglie, cittadini. Tutte con le stesse esigenze di sopravvivenza! Purtroppo ancora una volta questo esercito di contribuenti viene discriminato».
«Il bonus 600€: una cifra inferiore a molti redditi di cittadinanza. Un’elemosina a chi non chiede mai e contribuisce in maniera sempre attiva al PIL del Paese Italia».
Confartigianato – affermano Sabbatini e Pierpaoli – chiede che si pensi al futuro di questo Paese e alle sue attività economiche che rischiano di non farcela data l’eccezionale gravità del momento. Pertanto occorre agire in fretta, prima che i danni diventino strutturali e le misure tardive. Questo modificando subito il DL “Cura Italia” durante l’iter di conversione. Il rischio è non avere più imprese al termine della crisi.
In questo contesto, per sostenere le aziende, tenerle in vita e farle ripartire, le richieste che seguono state inviate alla Confartigianato Regionale, Nazionale ed alle forze politiche.
Le richieste della giunta Confartigianato a Governo, forze politiche ed Istituzioni
- Azione di contenimento della diffusione dell’epidemia e degli impatti diretti sui cittadini e sulla salvaguardia delle attività economiche.
- Contenere i danni immediati sul sistema produttivo non sottraendo i flussi di liquidità necessari ad evitare il blocco delle attività e la possibile chiusura delle imprese;
- Modificazione del codice dei contratti pubblici;
- Velocizzare i pagamenti della PA;
- Eliminare la giungla burocratica che rallenta ed ostacola l’attività di impresa;
- Predisporre una forte iniezione di risorse pubbliche già disponibili. Avvio dei cantieri di ricostruzione post sisma, delle grandi manutenzioni della rete stradale ed autostradale con semplificazioni straordinarie delle procedure burocratiche;
- Prevedere la trasformazione delle detrazioni riconosciute per i lavori di ristrutturazione, efficientamento energetico e messa in sicurezza antisismica, consentendo ai committenti di scontare il credito di imposta presso gli Istituti di credito, superando lo sconto in fattura.
- Sospendere l’utilizzo degli ISA per il 2020 non in grado di rappresentare la realtà economica attuale;
- Rinviare gli adempimenti fiscali al 31 ottobre, con sospensione immediata di tutti i versamenti fiscali, contributivi e tributari dal mese di febbraio. Scadenza almeno al 30 giugno, da pagarsi entro il 16 luglio, rinviabile al giugno 2021 con pagamento rateizzato;
- Esenzione dal pagamento della TARI per il 2020;
- Detrazioni – credito di imposta – per quanti faranno le vacanze in Italia per incentivare tutta la filiera turistica;
- Concreti interventi per rimborsare le imprese dei danni subiti per la chiusura o il rallentamento delle attività o per l’annullamento di importanti eventi/manifestazioni;
- Sostenere le imprese colpite dall’emergenza epidemiologica da “Covid-19”, viene istituito un Fondo finalizzato ad indennizzare la perdita di ricavi e compensi nel periodo di emergenza epidemiologica;
- Certezze sulle decisioni: non è possibile operare nell’incertezza e nella confusione.
- Moratoria generalizzata su mutui e debiti con deroghe alla normativa di vigilanza bancaria. In particolar modo nelle operazioni di consolidamento dei mutui o affidamenti a breve, così da evitare penalizzazioni del rating ed eventuali segnalazioni in CRIF – Banca D’Italia o accantonamenti delle Banche;
- Oneri a carico dello stato, per controgarantire i crediti anche con i Confidi (UNICO);
- Revisione delle regole di accesso al fondo centrale ed alla contro garanzia;
- Sospensione mutuo prima casa;
- Accesso al fondo Gasparrini (sospensione mutuo prima casa) non solo a i titolari di attività commerciali e professionali ma anche a soci lavoratori di società persone e capitali.
- Reintrodurre il regime di favore per i contratti a tempo determinato, eliminando casuali, vincoli di durata e di maggiore contribuzione in caso di rinnovo;
- Eliminazione della fase di “informazione, consultazione ed esame congiunto” di natura sindacale per l’accesso alla cassa integrazione;
- Previsione di un unico ammortizzatore sociale con unica procedura ed unico ente erogatore (Inps).