“L’emendamento al DL Crisi Ucraina approvato dal Parlamento esclude anche nel nostro territorio, migliaia di imprese dal mercato della riqualificazione edilizia che attualmente rappresenta, in buona sostanza, l’unica opportunità di lavoro per il comparto e aumenta la burocrazia aggravando la gestione delle imprese”. A sostenerlo Luca Vergine, neo presidente del comparto Edilizia di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino intervenendo in merito all’estensione dell’obbligo di qualificazione SOA per lavori legati agli ecobonus di importo superiore ai 516 mila euro a partire dal primo gennaio 2023.
In linea con la posizione espressa da Confartigianato Imprese a livello nazionale, Vergine sottolinea come il provvedimento rischi di compromettere un comparto che nelle province di Ancona e Pesaro Urbino conta circa 10 mila imprese. L’emendamento esclude di fatto dai lavori di riqualificazione le imprese che non lavorano per gli appalti pubblici ed estende anche al settore privato un sistema pensato per i lavori pubblici, ma che non ha nulla a che vedere con la professionalità e la qualificazione delle imprese.