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Materie prime: “Carenze e rincari, una zavorra per la ripresa”

 Il Presidente del Consiglio Regionale Latini e Confartigianato a confronto: “Danno da 46 Miliardi per le MPI. Le Marche seconde in Italia per contrazione del PIL. Servono Bandi a fondo perduto”

“Un’ipoteca sulla ripresa”. E’ questo che rappresenta oggi il tema delle materie prime, tra carenze e rincari che sfiorano il +32%. Un danno che arriva a 46,2 MLD/anno per le MPI. Sono i dati emersi durante il tavolo di confronto tra imprese e Presidenza del Consiglio Regionale, ospitato da Confartigianato Imprese Ancona e Pesaro – Urbino. Coordinatore del dibattito, dal titolo “L’Occidente senza l’approvvigionamento di materiali. La voce alle imprese delle Marche”, il Presidente Dino Latini, con introduzione del Presidente Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino Graziano Sabbatini e del Segretario Marco Pierpaoli.

“Confartigianato ha accolto con grande senso di responsabilità l’invito al confronto del Presidente del Consiglio Latini – hanno dichiarato in apertura di confronto Sabbatini e Pierpaoli – in questo momento riteniamo che la vera emergenza per il nostro paese, ora che la Pandemia è sotto controllo, sia il rischio di non agganciare la ripartenza. Per le nostre imprese è fondamentale tornare a produrre, investire, assumere, e le materie prime che mancano, con prezzi che lievitano ogni settimana e i cantieri bloccati, rischiano di impedire la ripresa. Un problema che è centrale per le Marche: nella nostra Regione – hanno spiegato Presidente e Segretario di Confartigianato Ancona Pesaro e Urbino – l’impennata dei prezzi delle materie prime incide per il 3,3% del Pil. Il dato emerge dalle analisi del Centro Studi di Confartigianato Imprese, presentate da Luca Bocchino, Responsabile Sindacale Confartigianato: a livello nazionale le Marche sono seconde solo al Veneto (3,6%), proprio perché siamo la seconda Regione più manifatturiera d’Italia. Ben venga questo confronto – hanno sottolineato Sabbatini e Pierpaoli – per elaborare insieme delle soluzioni a tutela delle nostre imprese”.

“Dal momento della ripartenza, dopo il periodo delle chiusure, si è generata una richiesta esponenziale di materie prime che ha lacerato il mercato e ha destabilizzato la catena degli stessi approvvigionamenti, con il rischio – è stata l’analisi del Presidente Dino Latini – che centinaia di aziende del tessuto economico regionale non riescano più ad affrontare le esigenze di mercato. Da qui significativi ritardi nella produzione, inevitabili rialzi dei prezzi, logistica sempre più in difficoltà. Siamo qui per ascoltare la voce degli imprenditori e studiare proposte condivise, da portare sui tavoli Nazionali ed Europei”.

“A Regione, Governo e Parlamento Europea chiediamo di vigilare e scongiurare manovre speculative – sottolineano Sabbatini, Pierpaoli e i numerosi imprenditori presenti – in particolare, alla Regione Marche lanciamo la proposta di prevedere l’emanazione di Bandi regionali d’urgenza a fondo perduto per l’approvvigionamento di materie nei settori strategici, richiesta lanciata proprio da David Mugianesi, membro di Giunta di Confartigianato. Rispetto al Governo, per quanto riguarda le materie prime che impattano su tariffe amministrate, vanno messi in atto meccanismi di calmierazione come è stato fatto per l’energia, contro il caro bollette come contro il caro carburanti. Inoltre, sul fronte di appalti e opere pubbliche, chiediamo di favorire la revisione dei prezzi nei contratti. All’UE – hanno concluso Sabbatini e Pierpaoli – lanciamo l’idea di un’alleanza europea per le materie prime, che preveda una serie di misure atte a ridurre – e quando possibile eliminare – la dipendenza dai mercati extraeuropei per quei materiali di cui la ripresa economica non può più fare a meno”.