La Corte di Cassazione, con sentenza del 25 agosto, considera illegittimo l’uso della targa prova sulle auto già immatricolate.
Torna così d’attualità un problema che riguarda le imprese del settore autoriparazione e che il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Alessandro Angelone ha immediatamente denunciato al Direttore Generale della Motorizzazione civile Alessandro Calchetti.
Nel 2018 Confartigianato aveva conseguito un importante risultato ottenendo la possibilità per le imprese di autoriparazione di utilizzare la targa prova in quanto indispensabile e funzionale per esercitare l’attività.
Ora la sentenza della Cassazione rimette in discussione il risultato ottenuto. Per questo il Presidente Angelone ha sollecitato al Direttore Generale Calchetti una formale indicazione da parte del Ministero dei Trasporti che riconfermi per gli autoriparatori l’attuale regime applicativo e la sospensione delle procedure sanzionatorie, evitando difformi comportamenti interpretativi da parte delle Autorità competenti.
Confartigianato ottiene via libera a uso targa prova
AGGIORNAMENTO 14/09/2020
Gli autoriparatori potranno continuare ad utilizzare la targa prova per esercitare la loro attività d’impresa. E’ il risultato ottenuto grazie al pressing esercitato da Confartigianato Autoriparazione nei confronti del Ministero dei Trasporti, a seguito della sentenza del 25 agosto della Corte di Cassazione che considera illegittimo l’uso della targa prova sulle auto già immatricolate. Il Direttore Generale della Motorizzazione civile Alessandro Calchetti ha risposto al Presidente Alessandro Angelone rassicurandolo sulla volontà di mantenere il regime applicativo favorevole all’utilizzo della targa prova per gli autoriparatori.
In particolare, il Ministero dei Trasporti si è attivato, d’intesa con il Ministero dell’Interno, per sciogliere il problema con un intervento normativo. Nel dettaglio, è stato predisposto uno schema di regolamento che dovrebbe superare i limiti, posti dall’interpretazione giurisprudenziale, all’utilizzo delle targhe di prova sui veicoli già immatricolati, in particolare se non in regola con gli obblighi di revisione.
Lo schema sarà poi sottoposto al vaglio del Consiglio di Stato e delle competenti Commissioni parlamentari, confidando in un parere favorevole, per passare poi all’approvazione finale da parte del Consiglio dei Ministri. Confartigianato Autoriparazione auspica che al più presto si possa arrivare ad un provvedimento concreto che risolva definitivamente la controversa questione dell’utilizzo della targa prova, garantendo la piena operatività degli autoriparatori.