Varato il Dl Sostegni con interventi per 32 miliardi di euro, finanziato in deficit tramite l’approvazione dello scostamento di bilancio. Cambia il meccanismo di calcolo dei contributi alle imprese con l’eliminazione dei codici Ateco e l’introduzione dei criteri basati sulle “perdite” di fatturato. Il Dl è stato presentato ieri in una conferenza stampa dedicata dal Presidente del Consiglio Mario Draghi.
LE RISORSE
Si tratta di un pacchetto da 11 miliardi per imprese, professionisti e partite iva. L’indennizzo è destinato alle aziende che hanno perso oltre il 30% di fatturato medio mensile nel 2020 rispetto al 2019. La piattaforma per gli indennizzi sarà pronta a stretto giro, i pagamenti avverranno a partire dall’8 aprile, secondo quanto dichiarato dal Presidente Draghi.
IL MECCANISMO A FASCE
I ristori sono stati estesi anche alle aziende con ricavi fino a 10 milioni e sono state stabilite 5 fasce di intervento, a seconda del fatturato: il ristoro è del 60% per imprese fino a 100mila euro di ricavi, del 50% da 100mila a 400mila, del 40% per imprese da 400mila a 1 milione di euro. Poi via via a scendere: da 1 a 5 milioni si arriva al 30%, da 5 a 10 milioni al 20%. Il Ministero dell’Economia calcola aiuti per circa 1 miliardo in più rispetto allo scorso anno.
Gli aiuti saranno compresi fra un minimo di 1.000 euro per le persone fisiche, 2.000 euro per le persone giuridiche e un massimo di 150.000 euro per beneficiario. Anche le start up potranno accedere ai ristori. Il contributo potrà essere erogato tramite bonifico bancario direttamente sul conto corrente intestato al beneficiario o come credito d’imposta, da utilizzare esclusivamente in compensazione. Per il sostegno alle imprese, è inoltre previsto un intervento diretto a ridurre i costi delle bollette elettriche.
PROFESSIONISTI E PARTITE IVA
Aumento di 1,5 miliardi del Fondo per l’esonero dei contributi previdenziali dovuti dai lavoratori autonomi e dai professionisti che nel
2020 hanno subito un calo del reddito superiore al 33% rispetto al 2019.
BLOCCO LICENZIAMENTI E CIG
Stop ai licenziamenti individuali e collettivi fino al 30 giugno per le aziende che dispongono di CIG ordinaria e CIG straordinaria (soprattutto industria e agricoltura), al 31 ottobre 2021 per i lavoratori delle aziende coperte da strumenti in deroga (soprattutto terziario).
La cassa integrazione ordinaria senza contributi addizionali è prorogata fino al 30 giugno 2021, quella in deroga e assegno ordinario legati all’emergenza Covid fino al 31 dicembre 2021.
CONTRATTI DI LAVORO
La possibilità di rinnovo o proroga dei contratti a tempo determinato senza la necessità di indicare la causale, per un periodo massimo di dodici mesi e per una sola volta, viene estesa dal 31 marzo al 31 dicembre 2021, mantenendo ferma la durata massima complessiva di 24 mesi. Presente anche un Fondo a tutela dei lavoratori fragili nel settore pubblico e privato. Viene rifinanziato anche il Fondo sociale per occupazione e formazione per 400 milioni di euro.
FISCO E CARTELLE ESATTORIALI
Confermata la soglia di 5.000 euro per le cartelle da stralciare, ma solo per il periodo 2000-2010. La cancellazione delle tasse arretrate si può chiedere solo con un reddito Irpef che non superi i 30 mila euro.
Definizione agevolata degli avvisi bonari sui periodi di imposta 2017 e 2018 per i soggetti che hanno subito un calo del volume d’affari del 30% rispetto al 2019. Decisa anche la proroga della sospensione delle attività di riscossione coattiva fino al 30 aprile.
NAVIGATOR E REDDITO DI CITTADINANZA
Per il reddito di cittadinanza finanziamento di un miliardo, per quello di emergenza 1 miliardo e mezzo, con 3 nuove mensilità. Il contratto dei navigator, in scadenza al 30 aprile 2021, viene prorogato.
ENTI LOCALI
Previsto l’ incremento delle risorse per il ristoro delle minori entrate: 260 milioni per le Autonomie speciali e 1 miliardo per gli enti territoriali. Ristoro di 250 milioni di euro per le minori entrate dei Comuni relativi all’imposta di soggiorno. Rimborso delle spese sanitarie sostenute dalle Regioni nel 2020 per l’acquisto di dispositivi individuali e di beni sanitari riguardanti l’emergenza.
ALTRI INTERVENTI
Ulteriori 800 milioni di euro sono stati destinati al trasporto pubblico locale ed è stata definita anche l’indennità per i lavoratori stagionali del turismo, degli stabilimenti termali e dello sport. Incrementato di 100 milioni di euro del Fondo straordinario per il sostegno degli enti del terzo settore.
Altri interventi per i settori gravemente colpiti:
• fiere, manifestazioni fieristiche internazionali e congressi
• cultura e spettacolo, mostre e musei (oltre 1 miliardo per il comparto)
• matrimoni ed eventi privati
• attività commerciali o di ristorazione nei centri storici
• filiere dell’ agricoltura , della pesca e dell’ acquacoltura
Per il comparto neve sono previste risorse ad hoc con ulteriori 700 milioni di indennizzi destinati alle imprese delle località sciistiche danneggiate dal fermo delle attività a causa dell’emergenza sanitaria (sono inclusi i maestri di sci).