EDILIZIA
Patente a punti, accolte importanti richieste di Confartigianato

Il 23 luglio u.s. il Ministero del Lavoro ha illustrato alle parti sociali la bozza finale di decreto attuativo della patente a crediti che dovrà essere firmato dal Ministro del lavoro e delle politiche sociali.

Il testo presentato alle parti sociali arriva al termine di un confronto avviato dal Ministero del Lavoro e al quale la Confartigianato ha partecipato attivamente al fine di individuare modalità applicative non penalizzanti per le micro e piccole imprese pur ribadendo, al contempo, la propria posizione critica verso lo strumento della patente a crediti, considerato che gli strumenti più efficaci per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro sono la formazione e la prevenzione.

Nel corso del confronto Confartigianato si è vista accogliere alcune importanti richieste, volte a limitare l’impatto della patente a crediti, quali l’ampliamento delle casistiche per l’attribuzione di ulteriori crediti rispetto ai 30 iniziali, nonché la valorizzazione delle esperienze della contrattazione collettiva dell’artigianato.

Rispetto alla presentazione della domanda viene confermata l’autocertificazione del possesso dei requisiti richiesti per il rilascio della patente e viene prevista la possibilità per il legale rappresentante dell’impresa ed il lavoratore autonomo di farsi assistere nella presentazione della domanda anche da Confartigianato.

Il decreto presenta, tuttavia, ancora diversi ambiti di criticità riferiti in particolare alla sospensione cautelare della patente e al mancato coinvolgimento delle Associazioni dei datori di lavoro nelle commissioni territoriali che dovranno valutare l’adempimento degli obblighi formativi per il recupero dei crediti decurtati.

Con riferimento, invece, al campo di applicazione della patente il decreto, in modifica rispetto al testo presentato alle parti sociali il 10 luglio scorso, conferma quanto già previsto dal nuovo art. 27 D. Lgs. n. 81/08, ovvero l’applicazione alle imprese ed ai lavoratori autonomi che operano nei cantieri temporanei e mobili, come definiti dallo stesso T.U. Salute e Sicurezza (art. 89, c.1, lett. a), con esclusione di coloro che effettuano mere forniture o prestazioni di natura intellettuale.

Un profilo di possibile criticità è rinvenibile nel rafforzamento del ruolo degli RLS/RLST, soggetti che non solo dovranno essere informati in merito alla presentazione della domanda di rilascio della patente a crediti, ma che potranno avere accesso ai contenuti informativi della patente stessa (punteggio attribuito al rilascio; punteggio aggiornato; eventuali provvedimenti di sospensione o provvedimenti definitivi ai quali consegue la decurtazione dei crediti).

Si tratta, quindi, di un profilo che dovrà essere attentamente monitorato e rispetto al quale la Confartigianato ha espresso le proprie perplessità evidenziando la necessità, vista la delicatezza dei dati riportati nella patente, di delimitare la platea dei soggetti che possono accedervi e comunque di individuare procedure di accesso volte ad evitare effetti distorsivi.

Di particolare impatto anche la disciplina relativa alla sospensione cautelare della patente, la cui adozione diviene obbligatoria in caso di infortunio mortale imputabile, a titolo di colpa grave, al datore di lavoro (o al suo delegato e/o al dirigente).

In caso, invece, di inabilità permanente il provvedimento di sospensione potrà essere adottato solo qualora le esigenze cautelari non possano essere soddisfatte attraverso il ricorso agli strumenti ordinari, ovvero al provvedimento di cui all’art.14 del D.Lgs. n. 81/08.

Positivo, invece, l’ampliamento delle casistiche che consentono l’attribuzione di crediti ulteriori rispetto ai 30 iniziali (entro un massimo di 100) e che vanno a valorizzare non solo la storicità aziendale e gli strumenti della contrattazione collettiva (v. MFA) ma anche gli interventi e gli investimenti posti in essere dalle imprese in tema di salute e sicurezza.

Ha trovato, inoltre, accoglimento la richiesta della Confederazione di prevedere un incremento automatico del punteggio successivamente al rilascio della patente (un credito per ciascun biennio successivo al rilascio, fino ad un massimo di 20 crediti).

Rispetto, infine, alle modalità di recupero dei crediti il decreto prevede sostanzialmente l’obbligatorietà della formazione (anche per i lavoratori) solo nel caso in cui la patente abbia un punteggio inferiore ai 15 crediti. A tal fine, il recupero dei crediti fino alla “soglia minima” dei 15 crediti è subordinato alla valutazione di una Commissione territoriale composta da rappresentanti dell’INL e dell’INAIL e alla quale è invitato a partecipare il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza territoriale.

L’iter prima della piena operatività della patente a crediti prevede, dopo la firma del decreto da parte del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, la realizzazione del portale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro per la gestione della patente a crediti.

Sarà inoltre necessaria una circolare interpretativa dei numerosi aspetti applicativi ancora da chiarire anche con riferimento alle modalità di presentazione della domanda e di gestione dello strumento.

Confartigianato ha, quindi, chiesto al Ministero del Lavoro di verificare con attenzione nei prossimi mesi la concreta attuazione del provvedimento e gli effetti prodotti, al fine di elaborare, nel confronto con le Parti sociali maggiormente rappresentative, misure di modifica o miglioramento dello strumento.