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Pensioni 2023, come muoversi, come scegliere

Sono diverse le novità introdotte per andare in pensione anticipata nel 2023, ma fondamentale è valutare quelle che sono le opportunità migliori e trovare la soluzione più conveniente districandosi nella giungla di norme che regola il settore.

Ad essere previste, in particolare, le misure ‘Opzione donna’, ‘Ape sociale’ e ‘Quota 103’.

Per quanto riguarda l’Ape sociale’, si tratta di un anticipo della pensione ed ha carattere assistenziale essendo rivolta sono ad alcune tipologie di lavoratori.

La misura prevede l’uscita dal lavoro prima dei 67 anni previsti per la pensione di vecchiaia, ma per poter richiedere l’indennità è necessario avere almeno 63 anni di età, avere cessato l’attività lavorativa, assistere da almeno 6 mesi il coniuge o un parente con handicap grave, essere un lavoratore inserito nelle categorie di attività “gravose”. Per inoltrare la domanda di Ape Sociale è necessario verificare preventivamente il diritto e la certificazione del diritto deve essere presentata entro il 31 marzo 2023 o il 15 luglio 2023, non oltre il 30 novembre 2023.  L’Ape sociale viene però corrisposta solo per 12 mensilità (non per 13 come tutte le pensioni) e l’importo massimo è di €1.500 lordi. Dunque, per esempio, per chi svolge un’attività gravosa potrebbe essere più conveniente la pensione dei lavoratori precoci (con 41 anni) o quella per i ‘lavori usuranti’.

Per la misura ‘Opzione donna’ sono stati introdotti parametri più stringenti rispetto al 2022. È attualmente rivolta a donne con 35 anni di contributi, caregiver o con invalidità civile superiore al 74%, o licenziate o dipendenti di aziende in crisi per le quali è aperto un tavolo di confronto.

Per accedere al’ ‘Opzione donna’ bisogna inoltre avere 60 anni. Sono sufficienti 59 anni se si ha un figlio, 58 se i figli sono due o se si è dipendenti o ex dipendenti di aziende in crisi (indipendentemente dal numero di figli).

‘Quota 103’ è invece rivolta a chi entro il 31 dicembre compie 62 anni e ha versato 41 anni di contributi. Chi accede a ‘Quota 103’ non può più lavorare, per questo potrebbe essere preferibile arrivare alla pensione con i requisiti Fornero. Inoltre, considerato che da 10 anni i lavoratori vanno in pensione con il sistema contributivo, anticipando la pensione il rendimento è inferiore.

C’è poi la platea dei dipendenti, autonomi e parasubordinati che per andare in pensione devono avere 67 anni di età e 20 anni di contributi. Si accede con il sistema misto se si ha una contribuzione al 31 dicembre 1995, con il sistema contributivo con contribuzione solo dal 1 gennaio 1996.

Ai lavoratori precoci, che hanno dodici mesi di contributi prima dei 19 anni di età, occorrono almeno 41 anni di versamenti. A questa misura possono accedere disoccupati, invalidi, caregiver, addetti a mansioni gravose e usuranti.

Ll 1° maggio 2023 scade invece il termine per la presentazione delle domande di accesso al beneficio pensionistico previsto per i lavoratori addetti alle lavorazioni particolarmente faticose e pesanti che maturano i requisiti agevolati nell’anno 2024. Per accedere a questa misura bisogna aver svolto le attività “particolarmente faticose e pesanti” o per 7 anni negli ultimi 10 o per metà della vita lavorativa complessiva.  La domanda deve essere presentata entro il 1° maggio 2023 se si raggiungono i requisiti dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2024.

 

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