Entro il 1° marzo 2023, chi ha lavorato per almeno 12 mesi prima dei 19 anni e ha maturato 41 anni di contributi, può presentare la domanda per la certificazione del diritto di godere della pensione agevolata ( Quota 41) per i lavoratori precoci.
Beneficiari
Il prepensionamento agevolato per i lavoratori precoci permette l’accesso alla Quota 41 a chi, contemporaneamente ai 12 mesi di versamenti entro i 19 anni di età, rientri in una delle seguenti categorie:
- dipendenti in stato di disoccupazione, a causa di un licenziamento individuale o collettivo, per giusta causa o risoluzione consensuale, che abbiano cessato da almeno 3 mesi, di fruire della NASPI o altra indennità spettante;
- lavoratori dipendenti ed autonomi che al momento della domanda, assistono da almeno 6 mesi il coniuge o un parente di primo grado, convivente, con handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 194;
- dipendenti ed autonomi con invalidità civile superiore o uguale al 74%;
- lavoratori che svolgono attività usuranti o particolarmente gravose . Le mansioni faticose che permettono questo specifico pre-pensionamento devono essere state svolte per almeno sette anni negli ultimi 10 anni di attività lavorativa e sono specificate dalla legge 67/2011. Ad esse si aggiungono ulteriori professioni indicate nella Legge di Bilancio 2017.
Termini per la domanda
Per accedere alla pensione dei lavoratori precoci, è necessario prima ottenere il riconoscimento del diritto, con richiesta da presentarsi all’INPS ogni anno entro il 1° marzo. Le domande presentate entro il 30 novembre sono considerate solo in caso di risorse finanziarie residue.