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Pikkanapa 2021, grande successo per la settima edizione

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Tanti visitatori e un grande apprezzamento per le iniziative messe in campo, in particolare per i laboratori con i maestri artigiani: è certamente positivo bilancio della settima edizione di Pikkanapa, che si è svolta a Jesi da venerdì a ieri, domenica 5 settembre.

Canapa e peperoncino sono stati i protagonisti assoluti della tre giorni: tantissime le persone che hanno potuto degustare  ottimi prodotti a base di canapa proposti e moltissimi anche i visitatori interessati alle dimostrazioni delle varie lavorazioni della canapa, da cui si possono ottenere straordinari prodotti.

A tal proposito, grande successo ha riscosso il laboratorio di produzione artigianale di carta dalla fibra di canapa del Mastro Cartaio Federico Salvatori, a cui i bambini hanno partecipato numerosi e che gli adulti hanno seguito con molto interesse. L’idea è di riproporre anche nei prossimi anni i laboratori e implementare la loro tipologia, perché l’iniziativa è stata molto gradita.

“E’ importante riportare le persone ad eventi di questo tipo, per tornare a mettere in moto la nostra economia – ha spiegato Luigi Loscalzo, titolare de la ‘Dolcevita’ e dirigente Confartigianato Ancona – Pesaro e Urbino, tra i principali organizzatori della manifestazione – perché l’anno e mezzo di stop causato dalla pandemia ha segnato il destino di molte micro e piccole imprese che lavoravano con la canapa, tante guidate da giovani, le quali erano solite avere negli eventi come questo il loro principale strumento di promozione e visibilità. Per questo come Associazione di categoria ci siamo mossi per l’organizzazione del Festival anche in questo 2021, nonostante le persistenti difficoltà generate dal Covid – ha proseguito Loscalzo – e va necessariamente ridato impulso a questo genere di manifestazioni per rimettere in circolo l’economia e per dare nuovi stimoli alle aziende locali, in termini di nuove produzioni e rilancio delle esistenti”.

“L’utilizzo della canapa è davvero molteplice – aggiunge Loscalzo – perché è una coltura che può essere usata per le lavorazioni dei tessuti o per la creazione della carta, ma anche per l’edilizia e per la realizzazione di prodotti che sostituiscano la plastica, le cosiddette bioplastiche. C’è necessità di stimolare nuovamente la nascita e la crescita di imprese a livello locale che possano essere attive nel ciclo della trasformazione della canapa nella Vallesina, perché davvero il nostro territorio può ritrovare uno sviluppo importante dal punto di vista economico proprio grazie alla canapa. Il nostro impegno va in una direzione: ridare linfa vitale a una filiera attiva e variegata, che ricomprenda imprese di più settori, dall’alimentare al tessile, fino all’edilizia e molto altro ancora”.

Poi l’attenzione ai giovani: “Avvicinare bambini e ragazzi alle lavorazioni artigianali della canapa come quelle della carta che abbiamo proposto – ha concluso Loscalzo – è importantissimo affinché possano maturare attenzione e interesse verso i mestieri tradizionali. E’ proprio dalla trasmissione dei saperi di un tempo ai più piccoli, dalla diffusione della cultura del saper fare del nostro territorio che l’artigianato può rinascere e tornare ad essere protagonista dello sviluppo economico locale”.