Confartigianato riunisce Università, Imprese e Politica e lancia la sfida
"Se L'Italia ha un futuro, è solo ripartendo da noi, da queste Storie di Uomini e di Imprese. Dateci fiducia e risorse". E' il messaggio forte lanciato nel corso del primo grande evento Post-Covid, dedicato al futuro del nostro Paese. Confartigianato Imprese Ancona Pesaro Urbino riesce nell'obiettivo ambizioso di riunire attorno allo stesso tavolo Università, Imprese e Politica, dopo mesi di distanza fisica e sociale, nella consapevolezza che "il destino del Paese dipende da noi". Lo hanno detto a chiare lettere il Presidente Graziano Sabbatini e il Segretario Generale Marco Pierpaoli, di fronte a una Mole Vanvitelliana di Ancona sold out, per quel che permettono i protocolli Covid, di autorità civili e militari."Ci spiace non aver potuto accogliere ancor più protagonisti del nostro territorio - si è scusato in apertura Pierpaoli - avevamo decine di richieste oltre il consentito. Segno che c'era grande bisogno di incontrarsi, tra Mondo del lavoro, dell'Accademia e della Politica, per tracciare insieme la strada che ci attende".
Sul Palco, accanto ai leader di Confartigianato, il Rettore di UNIVPM Gian Luca Gregori, il Docente di Marketing Gabriele Micozzi e l'autore del Libro che ha ispirato la serata, "Storie di Uomini e di Imprese" Andrea Taffi. In platea, numerosi rappresentanti della società e della politica Marchigiana.
"Questo incontro cade in un momento decisivo - ha spiegato Sabbatini - proprio in questi giomi è arrivato il sì dall'Europa agli aiuti del recovery Fund per il nostro Paese. Quei soldi vanno spesi bene, vanno messi nelle mani di chi lavora. Ecco perché volevamo ritrovarci, guardarci negli occhi, riflettere insieme - ha sottolineato il Presidente Sabbatini - siamo convinti che supereremo questa fase post Coronavirus puntando sulle nostre imprese, sulla nostra capacità di innovare, di fare filiera integrata, di internazionalizzare”. "Queste aziende e questi imprenditori meritano di essere messi al centro della ripartenza, con aiuti concreti e mirati - ha rimarcato Pierpaoli - perché sono state proprio le micro e piccole imprese che hanno tenuto “vivo” il Paese durante il lockdown, dando prova di resilienza e coraggio. Si pensi all’autotrasporto, che ha garantito la logistica delle merci; all’autoriparazione, che ha provveduto agli interventi di emergenza sui mezzi; alla sanificazione degli ambienti di lavoro, che è stata affidata alle imprese delle pulizie e disinfestazione. Senza dimenticare le aziende dell'alimentare, che hanno garantito la panificazione e la produzione di beni essenziali".
Nelle Marche le aziende con meno di 10 dipendenti sono 119.325 cioè il 94,4% del totale: "E' questo ciò che abbiamo, ed è su di queste forze che dobbiamo scommettere - ha confermato il Rettore Gregori - facciamola finita con questo desueto parlare di "piccolo è bello": questi imprenditori investono, fanno ricerca, crescono, innovano. Altro elemento da sfatare è che siano state tali imprese a creare problemi al sistema creditizio; al contrario, sono state spesso poco considerate dagli istituti di credito, e lo sono ancora oggi, a differenza delle imprese di maggiori dimensioni. Io dico che le piccole e medie imprese meritano rispetto, fiducia e attenzione. Io stesso - ha ricordato Gregori - ne ho fatto un perno del mio percorso accademico".
Piccole imprese, dunque, ma "con grandi idee e infiniti margini di crescita - ha confermato il prof. Gabriele Micozzi - nel Dna di questi imprenditori c'è grande coraggio, capacità di essere flessibili, veloci, reattivi, proattivi. Le storie di impresa abbiamo stasera di fronte a noi - ha specificato Micozzi - ci parlano di molteplici tipi di innovazione: di prodotti e materiali, di promozione e marketing e di innovazione nelle competenze, realizzate anche grazie alla scuola per imprenditori di Confartigianato che da 15 anni realizziamo in collaborazione con il Dipartimento di Management dell'Università Politecnica delle Marche”.
Il convegno ha preso spunto ed è stato al contempo occasione per il lancio del libro "Storie di Impresa" scritto dal Giornalista Andrea Taffi: "E' stato per me un viaggio emozionante, a tratti commovente, tra le "Case History" dei più importanti imprenditori marchigiani - ha raccontato il giornalista - sono storie di famiglie marchigiane, di generazioni del saper fare, di sconfitte e cambiamenti, si successi e continue sfide". "La scelta di un libro cartaceo in quest'era digitale può sembrare anacronistica, ma non è così - ha spiegato il Segretario Pierpaoli - perché è nella nostra storia artigiana che troviamo ogni giorno risorse e valori per guardare al domani. Vogliamo restituire valore al lavoro manuale, a chi produce cose che restano, a chi crea ricchezza e futuro. Porteremo questo libro in giro per le Marche, lo presenteremo con un format itinerante e lo faremo raccontare ai protagonisti nei teatri e nelle piazze: le loro storie vanno conosciute, perché ispirino le nuove generazioni e facciano al contempo conoscere meglio il nostro territorio attraverso il lavoro".
Ospite a sorpresa della serata l'attore Marco Marzocca, grande "artigiano" del sorriso: " Io qui mi sento a casa - ha spiegato l'attore - mi sento marchigiano, perchè sono per metà abruzzese e metà romagnolo, quindi come voi marchigiani sto nel mezzo: un mix di sana tigna, tipica dell'abruzzese, ma anche della creatività caratteristica dei Romagnoli. Il progetto di Confartigianato e le storie di questo libro mi hanno molto colpito - ha ammesso Marzocca - sono vicino da sempre agli artigiani, perché rappresentano la spina dorsale del nostro Paese e ci insegnano a sorridere sempre e a non mollare mai, anche nelle difficoltà".