“Le linee guida elaborate da Confartigianato per l’adeguamento delle micro e piccole imprese al Regolamento europeo sulla privacy sono uno strumento pregevole per accompagnare gli imprenditori verso una corretta compliance alle regole sulla protezione dei dati”.
E’ il riconoscimento espresso oggi da Ginevra Cerrina Feroni, vice presidente dell’Autorità garante per la protezione dei dati personali, intervenuta al webinar organizzato dalla Confederazione su ‘Privacy a misura di micro e piccola impresa, le linee guida di Confartigianato’ che ha visto la partecipazione del Presidente Marco Granelli, del Segretario Generale Vincenzo Mamoli, del responsabile legislazione d’impresa della Confederazione Andrea Stabile, e, in rappresentanza della Guardia di Finanza, di Marco Menegazzo e Biagio Crisi, rispettivamente Comandante gruppo privacy Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche e Comandante IV gruppo, sezione II, nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche.
Il convegno è stata l’occasione per presentare le proposte formative per le imprese sulla base delle Linee Guida, su cui è già attivo un corso per i formatori organizzato dalla Scuola di Sistema di Confartigianato.
“L’uso dei dati, compresi quelli personali – ha sottolineato il Presidente Granelli – è parte dell’operatività quotidiana di ogni azienda. Il GDPR, il regolamento europeo sulla privacy, non significa solo un nuovo adempimento, ma anche un nuovo processo di governance aziendale che può favorire, attraverso la consapevolezza del valore dei dati aziendali, la competitività e il trasferimento di informazioni. Le micro e piccole imprese hanno trovato nel GDPR un quadro regolatorio certo e comune a tutto il mercato europeo, con un approccio alla sicurezza dei dati basato sulla sostanza e non sulla forma, una strategia operativa che pone l’accento sulla rendicontazione, da parte dell’impresa, delle scelte compiute e della loro concreta applicazione. Confartigianato è al fianco delle imprese per aiutarle in questa fase di adeguamento, adattando la normativa a misura di Pmi”.
L’impegno della Confederazione è stato particolarmente apprezzato dalla Vice Presidente del Garante della Privacy Ginevra Cerrina Feroni la quale, nel sottolineare il grande valore del patrimonio imprenditoriale rappresentato dall’artigianato e dalle piccole imprese italiane, ha spiegato che l’approccio cui si ispira l’Autorità è “meno prescrizioni e maggiore attenzione ai casi concreti, più elasticità ed effettività della tutela”.
“Il Garante della Privacy – ha detto – non deve essere considerato un ostacolo al mercato, ma piuttosto promotore di competitività, coerente con il tessuto produttivo del Paese nella ricerca del delicato equilibrio tra la protezione dei dati personali e dei diritti delle persone e le esigenze dell’economia e delle imprese, tra la libera circolazione delle informazioni e la tutela della riservatezza degli individui. Siamo aperti e pronti al dialogo per difendere la nostra italianità. Confartigianato ha svolto un’azione molto utile anche per l’Autorità al fine di consentire alle imprese associate di adeguarsi al nuovo standard di trattamento dei dati personali, disegnato dal Regolamento Europeo, lavorando allo stesso tempo per rendere la normativa italiana sempre più a dimensione di micro e piccole imprese”.
I rappresentanti della Guardia di Finanza hanno spiegato gli adempimenti per le imprese e l’impegno svolto contro le frodi e i reati commessi sfruttando il digitale, a tutela della sicurezza delle persone e delle aziende sane e della loro competitività.
Andrea Stabile ha poi illustrato l’azione di Confartigianato per rendere la normativa italiana sempre più a dimensione di micro e piccole imprese. Un adeguamento proporzionato e con costi sostenibili, basato sulla profonda conoscenza della realtà imprenditoriale rappresentata, che ha consentito alla Confederazione di rendere il più possibile semplificata per le imprese associate la compliance al GDPR.
Il Segretario Generale di Confartigianato Vincenzo Mamoli ha concluso i lavori del webinar sottolineando l’impegno della Confederazione nel rendere disponibile per il Sistema una “cassetta degli attrezzi” che agevola le imprese in tutti gli aspetti del percorso di adeguamento al GDPR, attraverso un ampio ventaglio di strumenti, quali il Vademecum sulla privacy, i questionari di autovalutazione, le FAQ, di cui le Linee guida costituiscono il punto di raccordo finale. Mamoli ha poi evidenziato l’importanza della formazione in azienda, in relazione alla quale le Linee guida confederali individuano uno standard formativo che può essere adottato su tutto il territorio nazionale. Ha inoltre auspicato l’introduzione di incentivi per sostenere gli investimenti delle imprese in sicurezza informatica e al Garante della Privacy ha rivolto l’invito ad una costante attenzione per individuare strumenti operativi a misura di piccole imprese.