
Dopo mesi di azioni sindacali, il Ministero Infrastrutture e Mobilità Sostenibili ha emanato il Decreto n. 237 del 21-9-2023 che corregge il precedente (n°446 del 15 novembre 2021) in merito all’aggiornamento della disciplina dei centri revisioni dei veicoli pesanti.
‘Confartigianato esprime soddisfazione per il nuovo Decreto che recepisce in toto le istanze rappresentate. Ci auguriamo che si apra un percorso che porti ad una rivisitazione del modello operativo di esternalizzazione del servizio revisioni veicoli pesanti ai centri di controllo privati, che preveda misure maggiormente compatibili e sostenibili dalle imprese del settore, superando le criticità e le ambiguità della normativa anche sotto il profilo interpretativo’, dice Luca Bocchino responsabile Auto e Trasporti spiegando come più volte sia stato rappresentato che le imprese del settore Trasporti devono accedere a un sistema delle revisioni dei veicoli pesanti simile a quello in vigore per le auto. ‘Pur restando un modello regolatorio di revisione non sovrapponibile a quello previsto per i veicoli leggeri, occorre migliorare il servizio rispetto ad una concorrenza, con vettori ed imprese europee e straniere, che impone di poter effettuare le previste revisioni in maniera snella e rapida, pur nel rispetto della normativa in tema di sicurezza. Le Motorizzazioni sono sempre più carenti di organico e non riescono a coprire servizi che, nelle Marche, possono essere garantiti da competenze e professionalità delle officine possono dare un servizio diretto alle imprese del settore trasporti.
Le principali novità introdotte riguardano
- l’alleggerimento dei requisiti di idoneità richiesti ai centri di controllo per eseguire le revisioni dei veicoli pesanti (metratura superficie complessiva, piazzale, etc.), riequilibrando i parametri sulla base delle caratteristiche strutturali delle nostre imprese;
- l’introduzione di un periodo transitorio di 18 mesi, in un’ottica di gradualità dell’entrata in vigore del nuovo regime e di progressiva evoluzione delle officine operanti in regime di Legge 870/96, attraverso una fase propedeutica ibrida. La disposizione consente di salvaguardare e agevolare l’operatività delle aziende già attrezzate nel campo dei veicoli pesanti che, avendo a disposizione un arco di tempo ampio, potranno ponderare le migliori scelte imprenditoriali e programmare, eventualmente, i necessari investimenti per l’adeguamento ai nuovi requisiti;
- la mitigazione, in modo significativo, dell’impatto della normativa sui centri di controllo privati e il perfezionamento del quadro attuativo per andare incontro alle esigenze delle aziende associate. Si creano condizioni più favorevoli e sostenibili affinché le imprese possano effettivamente accedere a questo ambito di attività e ottemperare alle disposizioni previste, cogliendo tutte le opportunità che presenta la nuova disciplina per un ampliamento della sfera operativa.