IMPIANTI
Seminario ‘Classificazione zone pericolose’, ampia partecipazione

Ampia partecipazione di impiantisti e periti al seminario sulla ‘Classificazione Zone Pericolose, le novità del 2024’, organizzato da Confartigianato Impianti e che si è tenuto presso il Centro Direzionale di via Fioretti 2/a.

Il comparto per anni ha operato nell’ambito di una forte incertezza normativa, soprattutto in seguito all’dell’abrogazione, a partire dal 2018, di diverse norme. Dal 23 gennaio 2024, invece, per quanto riguarda la classificazione delle zone pericolose nei luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori e nebbie infiammabili o polveri combustibili, si applica soltanto la norma CEI EN 60079-10-1.

Pertanto, è necessario trattare separatamente i luoghi con pericolo di esplosione per la presenza di gas, vapori e nebbie infiammabili, da quelli in cui il pericolo è dovuto alle polveri combustibili. In ogni luogo in cui ci siano lavorazioni che comportino un innalzamento della temperatura di sostanze infiammabili e ne provochino l’evaporazione, si potrebbero verificare fuoriuscite di gas o vapori ed eventuali esplosioni a contatto con fiamme libere o scintille.

‘All’interno di qualsiasi impianto o stabilimento in cui ci possa essere questo rischio’, spiega Luca Bocchino responsabile Impianti di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, ‘è necessario individuare le aree di pericolo e predisporre impianti elettrici tali da eliminare le possibili cause di una deflagrazione’.

Con il seminario, al quale hanno preso parte 30 imprenditori, si è cercato di fare chiarezza sulle norme in vigore. Preziosa è stata la collaborazione con l’Ordine dei Periti di Ancona e Macerata e con l’UNAE, l’Istituto di qualificazione delle imprese d’installazione di Impianti.

‘I nostri imprenditori sono molto attenti al rispetto delle regole’, prosegue Bocchino. ‘Era importante formarli ed informarli sulle recenti misure anche per consentire solo di operare nella massima sicurezza’.