Nelle Marche i Comuni hanno tempi medi di pagamento pari a 41 giorni a fronte di una media nazionale di 37 e del limite di legge dei 30 giorni
Sono ancora troppo poche le Amministrazioni pubbliche che saldano le fatture entro il termine di 30 giorni imposto dalla legge.
I Comuni marchigiani (per cui sono rilevati pagamenti nel corso del I semestre 2019 ) presentano tempi medi di pagamento pari a 41 giorni a fronte di una media nazionale di 37 giorni.
Nel dettaglio, secondo una analisi dell’ufficio studi di Confartigianato, nelle Marche i Comuni che pagano entro il limite imposto dalla normativa rappresentano il 22,4% del totale (pari a 51 comuni) e gestiscono poco più di un quinto (21,5%) dell’importo complessivo ( circa 425 milioni di euro) pagato nel I semestre 2019 ; tra i restanti comuni, il 61,4% presenta tempi medi di pagamento tra 31 e 60 giorni e il restante 16,2% paga dopo i 60 giorni.
Considerando i dati comunali per province, tutte le province marchigiane presentano tempi medi di pagamento delle amministrazioni comunali superiori al dato nazionale, tranne Pesaro-Urbino con 35 giorni in media, Macerata con un tempo medio di pagamento dei comuni pari a 47 giorni, Ascoli Piceno 45 giorni, Ancona 41 giorni e Fermo 39.
L’Italia, sottolinea Graziano Sabbatini presidente di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, è il primo Paese in Unione europea per peso sull’economia dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche, pari a 3 punti di PIL, quota pressoché doppia rispetto all’1,6% della media dell’Unione europea.
Questo spread con l’Ue si assorbirebbe completamente se venisse adottata la proposta di Confartigianato di compensazione secca, diretta e universale tra i debiti della Pubblica amministrazione verso le imprese e i debiti fiscali e contributivi delle imprese mediante la quale si utilizzerebbero i 28,4 miliardi di euro di versamenti allo Stato da parte delle imprese fornitrici della P.A. per la compensazione del debito, con il dimezzamento (53,5%) dei 53 miliardi di euro di debiti della pubblica amministrazione.
E’ dal 2013, conclude il presidente di Confartigianato Graziano Sabbatini, anno di entrata in vigore in Italia della norma di recepimento della direttiva europea del 2011 contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali che Confartigianato mette in evidenza il problema e propone la compensazione diretta e universale tra i debiti e i crediti degli imprenditori verso la PA quale soluzione concreta ed efficace. Ora la Corte di Giustizia europea ha constatato una violazione da parte dell’Italia per i ritardi nei pagamenti della Pubblica amministrazione.