Gli autoriparatori potranno continuare ad utilizzare la targa prova sui veicoli immatricolati per esercitare la loro attività d’impresa. E’ il risultato ottenuto grazie al pressing esercitato da Confartigianato Autoriparazione e contenuto nel Decreto Infrastrutture approvato dal Mims (Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili).
Soddisfatti il Presidente di Confartigianato Autoriparazione Ancona-Pesaro e Urbino, Gianluca Guidi, e il Responsabile territoriale Luca Bocchino: “La nostra battaglia è stata importante e l’apporto a livello nazionale della nostra Associazione territoriale è stato fondamentale, perché siamo rimasti in prima linea per tutto il tempo e spinto molto per ottenere quanto ottenuto”.
“Abbiamo sollecitato infatti a lungo questo provvedimento – proseguono Guidi e Bocchino – e si tratta di un risultato che inseguiamo da anni e che mette fine ad una querelle che ha coinvolto politica e istituzioni (ministeri dell’Interno e delle Infrastrutture, Consiglio di Stato), giustizia (tribunali e Corte di Cassazione) e forze di polizia, provocando non pochi problemi agli autoriparatori. Ora il provvedimento del Governo sana finalmente la prassi, autorizzata dal ministero dei Trasporti fin dal 1999 ma messa in discussione più volte dalla Polizia stradale e dalla Suprema corte, di utilizzo della targa prova sui veicoli già immatricolati”.