La vera ripresa del lavoro, sia a livello nazionale che locale, dipende dalla campagna vaccinale. Confartigianato ne è consapevole: per questo è fortemente impegnata nella campagna di immunizzazione da Covid 19, sia per i cittadini che per le imprese. Fin da subito l’Associazione si è mossa per contribuire all’opera di coordinamento e predisposizione di punti di vaccinazioni anche privati tramite centri medici, aziende ospedaliere, laboratori analisi e centri straordinari di immunoprofilassi promossi dai Comuni, unitamente ai medici generici ed alle associazioni di volontariato.
A tal proposito, continua l’attività di contatto con aziende strutturate abilitate alla somministrazione dei vaccini, oltre a farmacie da poter coinvolgere nelle somministrazioni. Un sistema, quello convenzionato da Confartigianato, in grado di inoculare a regime circa 1.500 vaccini al giorno, che si aggiungerebbero a quelli dell’ASUR, previa disponibilità delle dosi.
“La possibilità di vaccinare al più presto imprenditori e dipendenti per Confartigianato è di estrema importanza, come abbiamo sempre sostenuto – ha dichiarato il Presidente di Confartigianato Imprese Ancona – Pesaro e Urbino, Graziano Sabbatini, perché si tratta di un modo per tutelare i lavoratori e consentire una ripartenza più rapida di tante attività, messe in ginocchio da oltre un anno di chiusure forzate”.
“Attendiamo al momento di poter avviare le procedure con le strutture disponibili a effettuare le vaccinazioni nelle imprese – ha chiarito il Segretario di Confartigianato An-Pu Marco Pierpaoli – e direttive precise da parte della Regione Marche sulle procedure di vaccinazione dei lavoratori che vogliono vaccinarsi per garantire i servizi e le produzioni alla collettività”.
Il costo della somministrazione a dipendenti e lavoratori sarà a carico delle imprese, mentre la fornitura dei dispositivi quali aghi e siringhe, dei vaccini e degli strumenti per la registrazione delle somministrazioni effettuate rimarranno a carico del Servizio Sanitario nazionale.
Confartigianato sta anche lavorando per definire un programma di collaborazione con le farmacie tramite la Federfarma, che ne rappresenta 250 nella regione disponibili a effettuare i vaccini, e di queste circa 140 ubicate nelle province di Ancona e Pesaro. Entro la fine di maggio le farmacie dovrebbero ricevere il via libera per la somministrazione, ma per attivare questo processo è indispensabile che sia garantita una importante fornitura di vaccini.